Progetti

Nuovo Piano Regolatore Portuale di Porto Ercole

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  • Luogo
    Porto Ercole (GR)

  • Settore
    Ingegneria marittima

  • Stato
    Progettazione in corso

  • Committente
    Comune di Monte Argentario

  • Data
    2015 - in corso

  • Servizi
    Piani Urbanistici  / 

INTRODUZIONE

L’ambito portuale di Porto Ercole non risultava ancora privo di un Piano Regolatore che, sebbene richiamato più volte anche dagli strumenti urbanistici comunali, non trova ancora la sua definitiva stesura.
Il procedimento fu avviato mediante D.G.C. n. 208 del 20/10/2010 che però, decorsi i termini di validità, non risultò più efficace.
Da qui la necessità di avviare ex novo un percorso di pianificazione in grado, questa volta, di portare alla redazione di un piano che risulterà essere di fondamentale importanza, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche per la comunità stessa di Porto Ercole.
Il P.R.P non sarà quindi un mero strumento finalizzato a dettare solamente regole e prescrizioni, ma anche un vero e proprio volano per lo sviluppo territoriale dei luoghi, in grado di indirizzare e influire sulle scelte da compiere anche a livello economico e sociale, il tutto nella prospettiva immediata di 10 ÷ 15 anni.

STATO DEI LUOGHI

Porto Ercole è una frazione del Comune di Monte Argentario che si affaccia direttamente sul Mar Tirreno, nella parte orientale dell’omonimo promontorio: l’ambito portuale è indissolubilmente legato all’identità dell’abitato del quale costituisce naturale articolazione.
Il porto di Porto Ercole è uno dei tre porti del Comune di Monte Argentario assieme al porto del Valle (località Porto S.Stefano) e di Cala Galera. Porto Ercole già nel Medioevo risultava essere un piccolo approdo strategico, ben controllato grazie alla protezione offerta dai due promontori che si affacciano sul mare, uno a sud e uno a nord del porto. Sulle sommità di questi ultimi trovavano infatti collocazione il Forte Filippo (a nord) e la mole della Rocca aldobrandesca o Rocca Spagnola (a sud) a protezione sia del porto che dell’intero abitato. Lo specchio acqueo ha una superficie di circa 150.000 m² ed è in grado di ospitare fino a circa 1.300 imbarcazioni nei periodi di maggiore afflusso.

PROGETTO

La linea guida dettata dall’Amministrazione Comunale è quella di riqualificare lo stato dei luoghi senza mai porsi in contrasto con gli strumenti di pianificazione sovraordinati e senza aumentare la superficie di specchio acqueo né il numero di posti barca presenti, bensì razionalizzando le funzioni portuali e migliorando le condizioni di sicurezza nei confronti nelle mareggiate.
Inoltre, la trasformazione di Porto Ercole in porto di rilevanza regionale, II categoria, III classe, enunciata anche tra gli obiettivi specifici del Piano Strutturale del Comune di Monte Argentario, rappresenta un obiettivo prioritario del presente PRP.

Si riportano di seguito quelli che sono gli obiettivi principali che il nuovo P.R.P. di Porto Ercole si prefigge, in coerenza con quanto stabilito dal P.S.:

  • la razionalizzazione delle funzioni già presenti attraverso la riconfigurazione dello specchio acqueo, delle banchina laddove necessario e dei pontili e la esatta ridefinizione degli spazi destinati all’attività prevalente, cioè il diporto, ed alle attività complementari quali nautica sociale, pesca, cantieristica. Saranno oggetto di regolamentazione anche altre funzioni già esplicate nel porto quali charter nautico, servizi turistici, diving e locazione;
  • la dotazione di servizi alla nautica quali parcheggi, servizi igienici e presidi ambientali;
  • la dotazione di reti impiantistiche laddove mancanti o carenti e miglioramento delle reti impiantistiche esistenti;
  • la protezione dello specchio acqueo dagli agenti meteo marini attraverso la realizzazione di un molo di sottoflutto

PRICIPALI STUDI DI SETTORE CONDOTTI A SUPPORTO DEL PRP
Gli studi specialistici condotti a supporto del presente PRP sono:

  • lo studio delle biocenosi, che non ha manifestato presenze di rilievo in ambito portuale;
  • studio dell’agitazione ondosa all’interno del porto, in assenza ed in presenza della diga di sottoflutto e di supporto alla progettazione della stessa;
  • relazione idraulica marittima preliminare sul molo di sottoflutto introdotto dal presente PRP, con le necessarie verifiche sulla stabilità e la tracimazione;
  • verifica di tracimazione delle diga foranea (Molo Santa Barbara), finalizzata a definire le capacità prestazionali della stessa.